Seminario: "Tools for conviviality" 20 maggio 2025
Corso di laurea Magistrale c.u. in Architettura, Università degli Studi di Trieste
Laboratorio di Progetto per la Città Contemporanea
Laboratorio di Progettazione Integrata dell’Architettura e del Costruito – RRR Lab
Anno accademico 2024-2025
Seminario – 20 maggio 2025
Tools for conviviality
a cura di Sara Basso
Gorizia, Polo didattico dell’Università di Trieste – Aula 301
via Bartolomeo d’Alviano 18
Martedì 20 maggio 2025, ore 10.00-13.00
Abstract
Entro una più ampia riflessione sulla ‘Città della cura’, intento del seminario è soffermarsi sul tema della convivialità. Prendendo spunto dal noto testo di Ivan Illich (Tools for Conviviality, 1973), ci si propone di discutere come spazi e attrezzature possano oggi pre-disporre alle relazioni conviviali all’interno della città. Partendo da una critica alla società industrializzata e istituzionalizzata, Illich definisce la convivialità “il contrario della produttività industriale. […] il passaggio dalla produttività alla convivialità – continua Illich – è il passaggio dalla ripetizione della carenza alla spontaneità del dono […] Passare dalla produttività alla convivialità significa sostituire a un valore tecnico un valore etico, a un valore materializzato un valore realizzato” (Ivan Illich, La convivialità, Mondadori, Milano, 1974). Ispirandoci alle parole di questo pensatore, possiamo muoverci alla ricerca (progettuale) di strutture per la convivialità che garantiscono equità, autonomia creatrice, sopravvivenza.
Conviviali sono gli spazi che, nel perseguire questi obiettivi, si pongono in equilibrio con l’ambiente, preservandolo dalle conseguenze di uno sfruttamento legato a logiche estrattive.
Attraverso l’aiuto di voci esperte, indagheremo come il progetto può esplorare la strada della convivialità attraverso dispositivi urbani che predispongano all’incontro e alla scoperta dell’alterità nel rispetto della convivenza.
Con: Luca Cuzzolin, Elena Pedrina (C&P architetti), Marta Baretti, Sara Carbonera (Arbau Studio), Moira Morsut, Ramon Pascolat (studio MOD.LAND architetti associati)
